In Mountain Bike Linea Cadorna al Monte Piambello

La Linea Cadorna del Monte Piambello in sintesi.

Sono molte le linee e strade militari che corrono lungo il confine italo svizzero in provincia di Varese. Ogni percorso ha delle sue bellezze e peculiarità. Queste trincee e fortificazioni prendono il nome di “linea Cadorna” che è un insieme di fortificazioni militari.

La Linea Cadorna è il sistema difensivo italiano alla Frontiera Nord verso la Svizzera, impropriamente nota come Linea Cadorna, è un complesso di opere di difesa permanenti posto a protezione della Pianura Padana e dei suoi principali poli economici e produttivi.

Sono strutture militari costruite durante la prima guerra mondiale. L’obiettivo era di contrastare un eventuale invasione tramite la Svizzera delle truppe austro-unghariche.

Pedalare in mountain bike lungo i sentieri della “storia”.

È un’esperienza che non ti lascerà indifferente. I pensieri ti porteranno a quel lontano passato dove giovani e meno giovani hanno lavorato in un ambiente impervio, per modellare la montagna. L’ambiente naturale sempre sinonimo di armonia e bellezza, trasformato in quel lontano passato in avamposto militare, simbolo di sofferenze e di guerra.

Fortunatamente le trincee della linea Cadorna in provincia di Varese, non hanno mai dovuto subire o effettuare azioni militari, per lo meno durante la prima guerra mondiale. Hanno invece sostenuto una battaglia durante la seconda guerra mondiale tra partigiani e tedeschi, sul fronte del Monte del San Martino.

Il percorso in pillole.

La mia esperienza lungo la linea Cadorna del monte Piambello, parte dal parcheggio della Badia di Ganna. Percorrendo un breve tratto della SS233 si svolterà a destra sulla SP29. Lungo questo tratto di strada al secondo tornante, si svolterà a sinistra in direzione Boarezzo. Si continuerà a seguire la salita su strada asfaltata sino al bivio con indicato, sentiero del Giubileo. Siamo già a quota 800mt ed il sentiero diventa pian piano sterrato.

Il percorso si snoda lungo la strada militare che ha come caratteristica l’ascesa con pendenze costanti e ben pedalabili.  A quota 1010mt. siamo arrivati ad un primo avamposto panoramico. Una breve deviazione al percorso, seguendo la cartellonistitca si arriva alla “Batteria in Caverna” dalla quale si gode di una splendida visuale in direzione Porto Ceresio. Come dice il nome, si vedrà una Caverna scavata nella roccia nella quale c’erano delle batterie a difesa della postazione militare. Riprendendo il sentiero al contrario, ritorniamo sulla traccia principale, che ci condurrà su un tracciato sconnesso, ma pedalabile senza difficoltà sino alla sommità del monte Piambello a 1120mt. Ritorneremo per un breve tratto indietro, lungo lo stesso sentiero, per prendere la direzione “Bocchetta dei Frati”. 

Il percorso a questo punto è in lieve discesa e ci porterà dai 1120mt. del Monte Piambello ai 948mt. di Bocchetta dei Frati. Scenderemo ancora verso Bocchetta Stivione a circa 870mt. per poi arrivare al punto panoramico che ritengo il più affascinante. Il Sasso Paradiso a circa 770mt.

Dal Sasso Paradiso si ritornerà brevemente indietro sullo stesso sentiero, sino al bivio a destra, che su una quota tra gli 780mt. 700mt. ci porterà sino al Belvedere di  Marzio. Questo sentiero si presenta a volte fangoso, con dei rigagnoli d’acqua che lo percorrono per molte centinaia di metri. Arriveremo poi alla Madonna degli Alpini, facile da riconoscere per il monumento dedicato alla Madonna. Da qui iniziamo il rientro lungo la strada provinciale che ci riporterà a Boarezzo ed in fine a Ganna.

Ganna ai piedi della linea Cadorna.

Ganna è un borgo appartenente al comune di Valganna. È obbligo se si giunge in questo borgo, soffermarsi per qualche istante ad ammirare la Badia di Ganna dedicata a San Gemolo. Luogo di culto dedicato alla memoria del martire San Gemolo, che perse la vita nelle vicinanze e i cui resti sono esposti nell’altare maggiore della chiesa. La Badia risale agli inizi dell’anno 1000. Da non perdere il centro storico con case che hanno saputo mantenere le originali architetture.

Boarezzo verso la strada militare della linea Cadorna.

Questo villaggio è formato da un insieme di case tipiche di montagna, costruire in pietra e finemente addobbate con disegni artistici. È un paese all’apparenza semplice che sa trasmettere al suo visitatore un immediato senso di pace e serenità. È un borgo ordinato e ben curato. Un tempo Boarezzo era meta di vacanzieri che arrivavano dal capoluogo lombardo, complice anche l’ottima aria che quì si respira. Un grande albergo, ora in declino, accoglieva i vacanzieri agli inizi del secolo scorso. Poi pian piano questo villaggio si è spopolato portando, molti dei suoi abitanti che per anni traevano sostentamento dalle attività del bosco e dall’estrazione del carbone e dal turismo, emigrarono verso le grandi città. Per porre freno a questo declino, negli ultimi decenni alcuni artisti hanno deciso di valorizzare il paese, con le loro opere liberamente esposte sulle facciate del borgo. Oggi Boarezzo è un villaggio che merita d’essere visitato con assoluto rispetto, riscoprendo nel silenzio le antiche tradizioni, sapientemente interpetate nelle opere esposte.

Monte Piambello una montagna delle prealpi.

Il monte Piambello è la montagna più alta delle zona con i suoi 1125mt. Dalla sua vetta si domina la Valganna, la Valcuvia, la Valceresio, Quasso al Monte e Marzio. Fa parte delle prealpi lombarde. Sulla sua sommità è ancora visibile l’avamposto militare a difesa del lato nord, della linea Cadorna. Dalla vetta, uno splendito panorama fa da cornice alla storia. Suggerisco una volta arrivati in questo luogo, di sostarvi alcuni minuti in totale silenzio e godere dell’aria fresca che ricaricherà le vostre energie, fisiche e mentali.

Sasso Paradiso di nome e di fatto.

Punto panoramico per eccellenza. Da questo avamposto è possibile vedere il versante svizzero, Lugano ed il suo aeroporto. Giunti dopo una bella pedalata lungo il sentiero in questo luogo, ogni fatica magicamente svanisce.  Il Sasso Paradiso o Sass Paradis è un masso erratico, “abbandonato” dai ghiacciai lungo la loro corsa nell’era delle glaciazioni.

Belvedere di Marzio e la Madonna degli Alpini.

Percorrendo alcuni sentieri, lungo i boschi della zona, si arriverà alla statua della Madonna degli Alpini, posta a circa 860mt.  Quì ci si può soffermare ad ammirare gli splendidi panorami, lungo delle mulattiere dove sono ancora ben visibili le trincee della Linea Cadorna scavate nel corso della prima guerra mondiale.

 

La nostra escursione è giunta al termine e da questo punto, seguiremo tramite la strada provinciale in discesa, la direzione Boarezzo per ritornare al nostro punto di partenza. Per vedere la mia traccia in strava clicca qui .

Per approfondimenti o per informazioni scrivimi, sarò felice di risponderti.

 

 

3 commenti su “In Mountain Bike Linea Cadorna al Monte Piambello”

  1. bonjour, j’étais en vacances à Ghirla la semaine dernière, j’ai pu monté au Monte Piambello, non sans mal, car les chemins ont été ravinés ainsi que les routes par les gros orages du début de semaine 🙁
    Par endroit, c’est quasi impossible de rester sur le VTT.
    Eric (Angers – France) (Fantic XF1 160 -2017)

  2. Walter - Guida MTB

    Certamente i temporali delle ultime settimane hanno rovinato molti i sentieri. In questi casi è fondamentale percorrere questi sentieri con una GUIDA che ha ispezionato il percorso e che saprà bene come comportarsi senza correre pericoli 🙂 Quando sei ancora in Varese chiamami +39 3292981382 che facciamo un giro con le nostre E-Bike …

  3. Bonsoir Walter, malheureusement, je suis reparti samedi. Je suis maintenant à La Clusaz (Haute Savoie, France). L météo n’est pas terrible non plus, on fait avec :-).
    Mais qui sait, je reviendrai…
    Ciao
    Eric

I commenti sono chiusi.

Torna in alto