Il Bosco delle Sculture a Cerro di Caldana in Mountain Bike

il bosco delle sculture Cerro

La magia del bosco 12 mesi all’anno.

Il Bosco delle sculture o il bosco incantato a Cerro di Caldana, frazione di Cocquio Trevisago è un’esperienza magica adatta a grandi e piccini. Fa parte delle mie ciclo escursioni in mountain bike. È un luogo, che sa regalarti in ogni stagione dell’anno delle magnifiche sensazioni.

il bosco delle sculture Cerro

Lo scultore.

Le magnifiche sculture del bosco di Cerro di Caldana, sono opera delle sapienti mani dell’artista Sergio Terni, un artigiano di Cocquio Trevisago che ha affinato l’arte dell’intaglio presso il laboratorio del maestro Pogliani di Brenta, in Val D’Aosta dal maestro Binel ed ad Ortisei presso il laboratorio del maestro Mattia Kostner. L’intaglio del legno è diventato la sua filosofia di vita. Con questa materia “viva” ci parla ancor prima di trasformarla in scultura. Utilizza piante morte destinate al macero per ridare loro una nuova vita. L’artista dimostra in tutte le sue opere la grande passione per la natura ed il bosco.

Una via per il sentiero del bosco delle sculture in mountain bike.

Ci si arriva comodamente tramite la strada SP39 che sale da Cocquio Trevisago direzione Caldana prendendo via Roncaccio che vi porterà direttamente alla splendida frazione di Cerro.

Per gli amanti dei percorsi impegnativi, consiglio di partire da Gavirate direzione frazione di Armino ed imboccare via alle Corone per inerpicarsi lungo una splendida mulattiera, a tratti sconnessa, che vi porterà lungo la linea dell’alta tensione e chilometro dopo chilometro all’abitato di Cerro. Si pedalerà lungo un sentiero che a tratti è pulito ed a tratti presenterà rovi che renderanno soprattutto nel periodo primaverile estivo la pedalata più tecnica ed avventurosa.

In mountain bike da Cerro al bosco delle sculture.

Arrivati alla frazione di Cerro di Caldana, suggerisco di fare una prima ricognizione al borgo e godere della sua architettura rurale, sapientemente conservata nei secoli. L’antica chiesa, gli antichi porticati, le antiche corti. L’antico borgo è un esempio dell’armonia che sussisteva tra l’uomo e la natura del bosco. Nel paesino troverete una prima scultura del San Bernardo e il Ciapin.

San Bernardo ed il Ciapin.

La scultura è stata creata da Sergio Terni come tutte le opere del bosco magico. La descrizione di questa prima opera recita:

“San Bernardo di Chiaravalle ed il Ciapin dul Scèr”

Il Ciapin ovvero il Diavolo, è da sempre legato alla cultura popolare di questo piccolo borgo. Lo si trova raffigurato su una tela che è posizionata a lato dell’altare della Chiesa qui poco distante.

Secondo l’immaginario collettivo pare sia una figura realmente esistita al Cerro e che per le sue caratteristiche un pò diavolesche era chiamato… “ul ciapin”

L’ingresso del bosco delle sculture.

Lasciato alle vostre spalle l’abitato di Cerro lungo il sentiero 17 a poche centinaia di metri si incontrerà un cartello che vi indicherà sulla destra, la direzione per il bosco delle sculture.  Si dovrà affrontare una breve, ma impegnativa salita su fondo lastricato e roccioso che per i meno allenati ed esperti dovrà essere percorso spingendo la bicicletta a piedi. Anche in e-bike qualcuno ha dovuto abbandonare l’idea di scollinare pedalando…

L’ingresso al bosco.

Superata la salita, si incontrerà un cartello che riassume lo spirito del bosco delle sculture, che recita:

“Non puoi vivere una favola se ti manca il coraggio di entrare nel bosco”  In effetti per entrare in questo ambiente che sa trasmettere differenti emozioni e sensazioni a seconda del periodo dell’anno nel quale si visita la foresta, bisogna essere liberi da ogni pregiudizio e paure. Il bosco ci riporta alla mente storie, paure e sensazioni che ci furono raccontate da bambini.

Il guardiano del bosco.

Entrando nel bosco delle sculture in mountain bike, il benvenuto lo fa il guardiano del bosco che invita i visitatori al rispetto della foresta.

Lo scoiattolo del bosco.

È una meravigliosa scultura posta in cima ad una morena naturale che si trova nel bosco. Il suo aspetto è realistico e testimonia a mio dire la fauna che in questo ambiente vive. Guardare e non toccare è la parola d’ordine!

La strega del bosco delle sculture.

È a mio dire la rappresentazione delle nostre paure e ci ricorda che il bosco può offrire magnifiche emozioni ma se non rispettato può con la sua magia avvolgerci in un abbraccio stregato.

Questa è la sua favola che si racconta in paese a Cerro di Caldana.

Una favola racconta che abitava a Cerro in una piccola casa isolata una brutta vecchia e malvagia strega. Tutti gli abitanti erano infastiditi dalla sua presenza. Nessuno sapeva cosa facesse in quella casa, era sempre rinchiusa…molti mormoravano che la Strega preparasse pozioni magiche e praticava strani incantesimi. Una notte tutto il paese si radunò davanti alla chiesa e dopo aver tanto discusso presero una decisione. Armati di bastone urlando e insultandola bussarono alla sua porta accusandola di magia e stregoneria…ma la povera Strega spaventata riuscì a scappare e non sapendo dove andare si rifugiò nel bosco. Ancora oggi c’è chi dice di averla vista nell’oscurità vagare nel fitto bosco spaventando per vendetta chi incontra”

Il ragno del bosco.

È una scultura completa della sua ragnatela, non facile da individuare in alcuni periodi dell’anno dove colori e foglie si mischiano al nostro occhio. È una creatura magica presente nel bosco e come essere vivente va rispettato e tutelato.

La vipera del bosco.

Si nasconde sopra una roccia. Richiama il visitatore al rispetto verso gli abitanti della foresta. Può essere un essere “pericoloso” ma assolutamente innocuo se lasciato indisturbato.

Lo gnomo del bosco.

Essere magico legato alle fantasie popolari che tante volte ci hanno raccontato da bambini. La sensazione che mi trasmette è l’operosità, il lavoro continuo per mantenere il bosco in un perfetto ecosistema. Grazie signor gnomo!

La dea Berta del bosco.

È una figura mitica di origine celtica. Accanto alla scultura troverete scritto:

“Essa si presenta come una bella donna dai lunghi capelli biondi, le vesti azzurre svolazzanti ornate con un lungo velo bianco e circondata da una splendida luce dorata. Berta chiamata anche Regina degli Spiriti della Natura o potente Signora delle Alpi, la si può incontrare nei boschi al calar della notte o di primo mattino nei mesi di dicembre o gennaio, sorvolante e danzante senza fare alcun rumore sui prati rugiadosi del bosco. La grande Dea Berta è la protettrice della vegetazione, è colei che regola la fioritura delle piante, curando e vegliando per tutto l’anno la salute del bosco e la buona armonia tra il regno vegetale e animale e per questo al suo passaggio in primavera cosparge i boschi di semi di piante e fiori in modo che possano rinascere. La nostra signora sempre seguita dal suo lungo e strano “Corteo della Berta è sempre accompagnata dalla fedele e magica Oca zoppa con calcato sulla testa, fin quasi al becco, un buffo cappello rosso, mentre la zampa più corta è infilata in uno scarpone. Il corteo è anche composto da fate, folletti del bosco, strani animali fatati e gnomi. Assistere da parte dell’uomo al passaggio del corteo della Berta porta molta fortuna, felicità e saggezza…”

Il gufo del bosco.

È una scultura semi nascosta, che rappresenta un essere presente nel bosco. È un rapace notturno timido e difficilmente visibile.

L’Elfo del bosco.

Alla fine del sentiero, dove il selciato si divide in direzione nord verso il forte di Orino ed a sud verso l’abitato di Orino c’è un elfo.

Un elfo è una creatura soprannaturale originatasi dalla mitologia e dal folklore germanico. Nelle culture medievali, gli elfi sembrano generalmente essere stati pensati come esseri dotati di poteri magici e di una bellezza soprannaturale, ambivalenti nei confronti della gente comune e capaci di aiutarli o ostacolarli.

Immergersi nel bosco delle sculture a Cerro di Caldana è senza dubbio un’esperienza unica, che ci è stata regalata dall’artista locale. Se anche tu vuoi condividere questa emozione contattami che saprò consigliarti o guidarti in sella alle nostre mountain bike lungo sentieri o strade secondario al bosco incantato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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